L’Onu ha comunque vietato alla Corea del Nord gli esperimenti missilistici a scopo civile, dal momento che il Paese rincorre l’obiettivo di dotarsi di strumenti di distruzione di massa. Lo scorso 6 gennaio gli esperti al servizio di Kim Jong-un hanno fatto detonare una carica nucleare sotterranea scatenando un terremoto di oltre 5 gradi della scala Richter. La Corea del Nord ha affermato di aver testato una bomba all’idrogeno, decisamente più potente di un ordigno nucleare tradizionale, ma secondo i servizi di intelligence americani la prova non sarebbe riuscita completamente. Fonti cinesi affermano che il Paese dispone di un arsenale di una ventina di ordigni nucleari.
Il lancio del missile rappresenta un nuovo passo avanti nel perseguimento del progetto nordcoreano volto a miniaturizzare un arma nucleare e a collocarla su un missile balistico al fine di minacciare costantemente gli Stati Uniti e il mondo intero. L’enorme portata dell’ordigno minaccia tutta l’Asia, l’Australia e la maggior parte dell’Europa, Italia compresa. Nonostante alcune valutazioni che evidenziano che il lancio è stato in parte fallimentare, l’agenzia di notizie del Paese dichiara che il missile ha messo in ordita il satellite com’era previsto. La Casa Bianca nel frattempo ribadisce la volontà di fermare la minaccia nordcoreana diretta esplicitamente contro gli Stati Uniti. Un provvedimento sarà imporre sanzioni secondarie, punendo non solo i nordcoreani ma anche le aziende straniere che fanno affari con Pyongyang.