INORRIDITA. Una volta inserito il suo nome sul noto motore di ricerca Google, la curiosità della studentessa inglese è stata subito attirata da un link piuttosto curioso, che conduceva ad un sito denominato “WikiFeet”; la giovane ha deciso di accedere a questa particolare “enciclopedia” dei piedi, per conoscere le identità delle persone che, per esibizionismo o per qualche forma di perversione, avrebbero potuto coltivare questa “insana” passione per le proprie estremità. La sorpresa, però, è stata davvero amara per Alice.
La studentessa inglese ha così appreso, non senza choc, che i suoi “piedi palmati” non solo erano finiti su WikiFeet, ma erano stati anche oggetto di ilarità da parte dei “follower” della pagina. “Sono impazzita, non sapevo se essere orgogliosa del fatto che i miei piedi avessero addirittura una propria pagina web – ha ammesso Alice al magazine Metro – In realtà la cosa è molto strana“. Beffa delle beffe, i piedi della 21enne non hanno ottenuto il gradimento che forse avrebbero meritato: gli insoliti “giudici”, infatti, hanno assegnato alle estremità della studentessa un risicato punteggio, appena 2,5 punti. Oltre al danno, la beffa per la studentessa inglese, che certo avrebbe voluto divenire popolare in rete per ben altri “attributi”.