SGOMENTO. Le vittime di questi vili reati di pedofilia adescavano i potenziali “clienti” in rete; una volta concordato il pagamento e le modalità di incontro, i rapporti venivano consumati spesso a bordo di autovetture, in luoghi isolati, come parcheggi deserti, o addirittura negli appartamenti degli indagati. Sin dallo scorso agosto i militari della Compagnia di Brescia e della Sezione di Polizia Giudiziaria hanno lavorato senza sosta per identificare non solo i pedofili, ma anche le vittime di questo giro di pedoprostituzione e pedopornografia, riuscendo ad individuare almeno quattro minorenni.
LA CONDANNA DELLA CURIA. Choccata dal coinvolgimento di un sacerdote nella vasta e squallida rete di pedofilia è la Curia di Bergamo che, in una nota ufficiale, esprime sgomento per l’iscrizione di don Diego Rota, sacerdote di Solza, nel registro degli indagati. “Le gravi accuse di cui è imputato suscitano nel Vescovo e nella nostra comunità diocesana stupore, sgomento e profondo dolore. Desideriamo manifestare la nostra vicinanza a coloro che stanno soffrendo per questa vicenda senza dimenticare nessuno. Siamo consapevoli – conclude la Curia bergamasca – Che situazioni di questo genere creano turbamento in molti e vogliamo con tutto il cuore che la verità e la giustizia si affermino, confidando nell’opera di coloro che sono chiamati a garantirle”.