Edgar venne ricoverato in un ospedale psichiatrico nel settembre 1986 dopo aver tentato il suicidio. Il giovane, benché avesse l’intelletto di un bambino, riuscì ad eludere la sicurezza della struttura, svanendo nel nulla. I testimoni lo videro salire su un autobus diretto alle Cascate del Niagara. Le ricerche scattarono immediatamente ma di lui non fu mai trovata traccia. Si temeva fosse andato alle Cascate proprio per suicidarsi, ma anche lì le ricerche non diedero risultati. Qualcuno affermò di averlo visto nel 1993, ma anche allora le tracce non portarono risultati. Edgar, invece, era vivo, ma allontanandosi dall’ospedale fu colto da un trauma cerebrale che azzerò la sua memoria.
Latulip ha iniziato a recuperare la memoria solo lo scorso mese quando improvvisamente ha pronunciato il suo vero nome davanti agli assistenti sociali. Questi, cercando sul web, hanno trovato nell’elenco delle persone scomparse un giovane il cui nome corrispondeva proprio a quello fornito dal cinquantenne. Dopo il test del DNA la conferma: Edgar Latulip era vivo. La sua memoria si sta a poco a poco “svegliando”, l’uomo infatti non ha ancora recuperato tutti i suoi ricordi. “È l’unico caso che io conosca – ha dichiarato Duane Gingerich, il detective che effettuò le ricerche nel 1986t – in cui una persona data per scomparsa per così tanto tempo sia stata poi ritrovata”.