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Brucia viva la fidanzata incinta: “Non volevo essere padre”

GERMANIA – Un ragazzo di 20 anni ha bruciato viva la fidanzata incinta perché non voleva diventare padre. Eren Toben e un amico hanno attirato la 19enne incinta Maria Peiner in un bosco nella periferia di Berlino per ucciderla. In Germania il killer e il suo complice sono stati condannati a 14 anni di carcere per il terribile crimine.

Jud Regina Alex, parlando di Toben che ha progettato l’omicidio, ha dichiarato: “Per lui il crimine era la soluzione, desiderava una vita libera e felice sulla quale avere il controllo. Ha abusato dell’amore di Maria per attirarla in trappola”. La 19enne era incinta di 8 mesi e non vedeva l’ora di diventare mamma, ma nel gennaio dello scorso anno Eren Toben e l’amico Daniel Mueller di 20 anni hanno brutalmente messo fine alla sua vita e a quella del feto.

I due l’avevano convinta a seguirli per comprare dei vestitini per il bambino, ma l’hanno ingannata e condotta in un bosco. Lì l’hanno colpita con un pezzo di legno, pugnalata, coperta di benzina e bruciata viva. Il giudice ha affermato che Maria era ancora cosciente quando è stata data alle fiamme. Il cadavere è stato trovato da un passante il giorno successivo e i due assassini sono finiti in carcere accusandosi a vicenda. Entrambi sono rimasti in silenzio durante il processo e sono stati condannati a 14 anni di carcere.