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Omicidio Luca Varani, l’assassino: “Volevo vedere che effetto fa”

Un efferato omicidio ha sconvolto la città di Roma, dove un 23enne è stato ucciso dopo un festino a base di alcool e droga. Ma ricostruiamo la vicenda. Luca Varani, 23 anni, è stato ucciso al quartiere Collatino della Capitale da Manuel Foffo, 29enne studente fuori corso di Giurisprudenza, e Marco Prato, 30 anni, attualmente nel carcere di Regina Coeli. Foffo, interrogato dal Pubblico Ministero Francesco Scavo, ha raccontato una verità a dir poco da brividi: “Volevamo uccidere qualcuno solo per vedere che effetto fa. Eravamo usciti in macchina la sera prima sperando di incontrare qualcuno. Poi abbiamo pensato a Varani che il mio amico conosceva.”

La morte del giovane Luca è avvenuta venerdì, ma il corpo del giovane è stato ritrovato soltanto sabato sera dai carabinieri in una casa al decimo piano di un palazzo in via Giordani, al Collatino. Varani, di origine slava, era stato adottato quando aveva 5 anni da una ricca famiglia romana. Il 23enne è stato trovato nudo in camera da letto con diverse ferite sul corpo. Le forze dell’ordine sono state allertate quando Manuel Foffo, proprietario di casa, si è deciso a raccontare dell’omicidio al padre, ristoratore e abitante nello stesso palazzo, che ha poi chiamato i carabinieri.

L’altro ragazzo coinvolto nell’omicidio, Marco Prato, è stato invece fermato presso un hotel situato nei pressi di Piazza Bologna dove ha tentato il suicidio ingerendo dei barbiturici. Sottoposto a lavanda gastrica, il ragazzo è stato salvato e scortato nel carcere di Regina Coeli. Pare che il giovane Luca, ucciso a martellate e coltellate, abbia rifiutato un rapporto sessuale a 3. Nel frattempo, il pubblico ministero inoltrerà la richiesta di convalida del fermo per concorso in omicidio volontario per Prato con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare.