L’intervento è durato circa 3 ore e ha permesso la rimozione completa del tumore senza dover ricorrere a trasferimenti cutanei da altre parti del corpo. L’operazione è stata piuttosto difficile a causa della vascolarizzazione che la massa tumorale aveva causato e del distacco della lesione delle strutture muscolari della parete toracica. “Adesso dovremo aspettare i risultati dell’esame istologico per decidere gli ulteriori trattamenti utili a scongiurare una progressione di questa malattia avanzata – ha spiegato Masetti – In genere questi tumori non sono molto aggressivi e anche lo sviluppo di eventuali lesioni secondarie avviene in modo più lento”.
La 60enne è stata dimessa in buone condizioni. Il primato per il tumore più grande del mondo spetta a Nguyen Duy Hai che, a causa di una rara malattia genetica, aveva una neoplasia dall’età di 4 anni che era arrivata a pesare 80 chili. Questi casi così estremi ci fanno capire che le molteplici campagne di promozione delle prevenzione e della diagnosi precoce non funzionano come dovrebbero. Masetti ha spiegato: “ A volte la paura del tumore è talmente paralizzante da creare un circolo vizioso: ti accorgi di avere un tumore, la paura ti blocca e il tumore continua a crescere; all’angoscia per la malattia poi si somma un senso di vergogna e mortificazione perché ci si rende conto della propria manchevolezza e insorge la preoccupazione di essere rimproverata per esempio dai familiari”.