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Bamako, attentato alle forze Ue

MALI – A Bamako, capitale del Mali, a distanza di soli quattro mesi dall’ultimo attacco all’hotel Radisson Blue dove morirono ben 22 persone per mano degli uomini di un commando legato ad al-Qaeda, è stato terminato senza vittime europee l’attentato contro le forze Ue di ieri sera. Ad essere attaccato, questa volta, è stato l’hotel Nord-Sud trasformato in base per la missione d’addestramento militare dell’Ue nel paese africano.

Quando in Italia erano più o meno le 20 di ieri è arrivata la notizia che un commando armato si era lanciato contro la struttura cercando di forzarla. I militari presenti all’entrata hanno risposto all’attacco aprendo il fuoco e uccidendo uno dei cinque terroristi. Secondo alcuni testimoni, confermato anche dall’ambasciata Americana, il conflitto è durato poco più di un’ora.

Attualmente sono 12 gli italiani schierati in Mali in due differenti missioni dell’Unione Europea. Nello specifico 10 fanno parte della missione EUTM, 9 vivono a Kourikoro e uno solo a Bamako, e due della missione EUCAP SAHEL MALI vivoni entrambi a Bamako. La città, come il Mali in generale, è da anni al centro di scorribande armate di terroristi che dettano legge seminando il terrore.

Non ci sono state rivendicazioni da parte di nessun commando o di bande armate, ma non è da escludere la possibilità che i terroristi appartengano a un commando legato al al-Qaeda attivo nell’area del Sehel. Questa era l’appartenenza dei jihadisti di Mourabitoundel che sventrarono uno degli hotel più sicuri, il Radisson Blue, e che recentemente hanno sposato la causa dell’Isis.