In un primo momento, si pensava che gli attentatori, vestiti con abiti scuri, fossero soltanto due. Entrambi, portano un guanto alla mano sinistra, forse per nascondere il detonatore. Successivamente, il procuratore federale belga ha confermato la presenza di una terza persona. Questo individuo, appare nella stessa foto dove sono immortalati gli altri due. Il sospettato indossa una giacca bianca e un cappello nero e, come i complici, spinge un carello-bagagli. Secondo la polizia, anche quest’ultimo aveva un detonatore nascosto nel guanto ma l’ordigno a cui era collegato non è mai esploso. È stato trovato in un secondo momento e, grazie ad una detonazione controllata dagli artificieri, è stata fatta esplodere in “sicurezza”.
L’intelligence irachena sostiene che l’attentato era stato pianificato da alcuni mesi ma il suo obiettivo non sembrava essere Bruxelles. La città sarebbe diventata il primo bersagli scelto dopo l’arresto di Salah Abdeslam, avvenuta pochi giorni fa. La sua cattura infatti avrebbe spinto il Califfato ad attivare una “cellula segreta” presente sul territorio, responsabile poi degli attacchi. Due degli attentatori sembrano essere morti nell’attentato stesso, un terzo sarebbe in fuga.