Qualcuno, dopo aver sentito la storia di Ziahi, ha gridato al miracolo, per altri si è trattato solo di una tragica coincidenza. “Non mi sento un miracolato” – ha dichiarato – Piuttosto credo di essere perseguitato”. L’uomo è stato per due volte presente ad un attentato da parte dell’ISIS, ed è sopravvissuto. Una “fortuna” la sua che nemmeno lui riesce a spiegare se non rivolgersi al destino. A suo giudizio infatti non si può parlare di “miracolo” e “fortuna” in riferimento alle stragi del 13 novembre al Bataclan e di ieri a Bruxelles.
Ziah non è l’unico uomo a essere sopravvissuto a due catastrofi così simili. La sera del 13 novembre al teatro Bataclan era presente anche un individuo sfuggito alla tragedia dell’11 settembre a New York. Macabre coincidenze, come quella che ha permesso a Pietro Consorti di salvarsi ieri all’aeroporto belga. Lo chef milanese, di ritorno da New York, si trovava a Bruxelles per lo scalo. Era uscito a prendere un po’ di aria e per fumare una sigaretta, un’abitudine pericolosa per la salute ma che in questo caso gli ha salvato la vita.