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Genova si riunisce per l’ultimo saluto a Francesca Bonello

Tutto è iniziato con una notizia al telegiornale del lunedì mattina: tredici studenti Erasmus hanno perso la vita in un incidente stradale, di ritorno dalla Notte dei Fuochi di Valencia. Tra questi sono sette le vittime italiane e, una volta identificate, tutti si sono uniti nel dolore delle famiglie e degli amici. I genovesi, in particolare, hanno voluto dire addio a Francesca Bonello, solare studentessa di medicina. L’ha voluto fare il rettore dell’Università, chiedendo a tutti gli studenti dell’ateneo di unirsi a lui in un minuto di silenzio. L’hanno voluto fare il vescovo Angelo Bagnasco e il sindaco Marco D’Oria, presenti al funerale nella Chiesa del Gesù, gremita di gente. L’hanno voluto fare amici e parenti, mischiati anche a tanti altri che non la conoscevano. Quello che più ha sconvolto è che poteva capitare a una qualsiasi studentessa italiana. Francesca Bonello aveva tanti sogni che purtroppo sono rimasti solo sogni, spezzati da quella che ormai viene chiamata la strage di Terragona.

La funzione è stata molto bella, commuovente per le parole di affetto degli amici e del fidanzato Federico, ma anche ricca di canti accompagnati dalle chitarre del suo gruppo scout e allegri come lo era lei, lei che aveva un sorriso capace di far innamorare chiunque e che era un inno alla vita, come l’ha definita padre Francesco. Mentre ieri tutta la città si riuniva per un ultimo saluto a Francesca Bonello, oggi le ultime quattro salme hanno fatto ritorno a Pisa, segnando la conclusione di questa terribile vicenda, ma non del doloroso ricordo dei familiari. L’unico modo per andare avanti è fare come ha detto la mamma di Francesca:Voglio pensare non al tempo che avrebbe avuto, ma a quello che ha vissuto. Una vita vissuta in pienezza, incentrata sull’incontro, l’aiuto, la relazione positiva con gli altri. Mi rendo conto di quanto mi abbia insegnato.