Si tratta di una pistola a forma di smartphone calibro 380 con due canne sovrapposte, dotata di un sistema di puntamento laser ed un caricatore da 7 colpi, incluso quello in canna. Progettata per avere le fattezze di uno smartphone quando è chiusa, diviene un’arma letale con un solo click che ne consente l’apertura. La pistola può dunque essere facilmente nascosta in tasca e quindi passare completamente inosservata ai controlli. Inevitabile lo scatenarsi di un dibattito sulle armi e la sicurezza, una questione particolarmente sentita negli Usa, che si dividono tra sostenitori e oppositori della libera circolazione di armi. Il II emendamento sulla libera circolazione di armi e il diritto all’auto-difesa costano 30.000 morti ogni anno agli Paese.
A dispetto di questi numeri, Kirk Kjellberg, lo sviluppatore della Convert Pistol, afferma la domanda per il suo prodotto è già molto elevata: 2.500 circa le e-mail dei clienti interessati ad acquistare una pistola-smartphone. Intanto anche in Italia scatta l’allarme: il questore Nicolò D’Angelo ha firmato personalmente una nota, diramata nella giornata di giovedì, in cui informa della circolazione della pistola-smartphone, facilmente acquistabile online e poi rivenduta al mercato nero.