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Technogym a un passo dalla quotazione in borsa

La società romagnola a un passo dalla quotazione in Borsa: venerdì scorso Technogym ha ufficialmente richiesto l’ammissione a quotazione delle proprie azioni sul mercato Mta (Mercato Telematico Azionario), che si rivolge principalmente alle imprese di media e grande capitalizzazione interessate ad intraprendere un percorso di crescita. La richiesta presentata venerdì rappresenta la seconda fase di un progetto avviato a fine febbraio, con la richiesta fatta alla Consob di approvare il proprio atto di registrazione.

Restano ancora incertezze circa i dettagli della quotazione, curata da Goldman Sachs, JpMorgan e Mediobanca. Si dovrebbe comunque trattare di un’Offerta pubblica di vendita (Opv) che consentirà al fondo inglese Arle di uscire dalla compagine sociale, cedendo la sua quota pari al 40% del capitale sociale. I fratelli Nerio e Pierluigi Alessandri dovrebbe invece mantenere la propria quota nella società (60% del capitale sociale). I particolari del progetto di quotazione erano stati definiti dall’assemblea del 16 febbraio scorso. La valutazione del Gruppo dovrebbe ammontare a circa 1,2 miliardi di euro (fonte Milano Finanza). In alternativa alla quotazione in Borsa, l’amministratore delegato Nerio Alessandri aveva preso in considerazione l’ingresso di un nuovo azionista di minoranza, riscuotendo l’interesse di quattro fondi di investimento. La decisione a favore della quotazione è stata presa alla luce degli ottimi risultati 2015 e nell’ottica di un progetto di “managerializzazione” dell’azienda.

Il Gruppo Technogym, nato all’inizio degli anni ’80 in un garage di Gambettola – in provincia di Rimini – per iniziativa dello stesso Nerio Alessandri, nel corso degli anni è cresciuto fino a diventare leader mondiale nel settori fitness e wellness, offrendo un’ampia gamma di prodotti (macchine e attrezzi) e servizi. L’azienda oggi vanta un organico di circa 2.000 dipendenti dislocati nelle 14 filiali del Gruppo in Europa, Stati Uniti, Australia, America Latina e Asia. La difficile congiuntura economica non sembra aver impattato la performance del Gruppo, che nel 2015 ha realizzato un fatturato di oltre mezzo miliardo di euro, in aumento rispetto all’anno precedente (+10%) e un margine operativo lordo (MOL) di 87 milioni di euro, in crescita rispetto del 40% al 2014. Circa il 90% del fatturato è realizzato all’estero, con esportazioni in più di 100 paesi. La società ha inoltre un basso livello di indebitamento, sceso a 38 milioni nel 2015, meno della metà del MOL. Technogym è partner storico dei Giochi Olimpici: la prossima estate a Rio il Gruppo sarà fornitore ufficiale delle Olimpiadi per la sesta volta consecutiva, dopo Sydney 2000, Atene 2004, Torino 2006, Pechino 2008 e Londra 2012.