L’Europa ha speso negli ultimi due anni 100 miliardi per morti e feriti su strada, quasi il 70 per cento del suo bilancio totale. Per rispondere a questa emergenza, Violeta Bulc, Responsabile per i Trasporti dell’esecutivo comunitario ha dichiarato: “Nell’ultimo decennio abbiamo ottenuto risultati notevoli nella riduzione delle morti su strada, ma l’attuale stagnazione è allarmante. Se l’Ue vuole tenere fede ai propri impegni e dimezzare entro il 2020 le vittime che si contavano nel 2010 occorre fare molto di più. La Commissione continuerà a lavorare per portare valore aggiunto, ma anche gli Stati membri devono fare la loro parte. Bisognerà intensificare gli sforzi in termini di campagne informative e di sensibilizzazione”.
Le strade europee sono le più sicure al mondo, ma questo dato può essere migliorato. Il tasso di vittime per milione di abitanti in Europa è di 51 vittime, negli Stati Uniti di 106 e quello mondiale di 174. Tra il 2001 e il 2010 è stato ridotto del 43% il numero di vittime stradali, e dal 2010 di un altro 17%. L’Europa è anche migliorata notevolmente dal 2010 a oggi con 5.500 decessi in meno, ma ad allarmare la Commissione è il numero di riduzione delle vittime tra il 2013 e il 2015 che è praticamente zero.
Saranno prese all’interno di ogni nazione da ora in poi nuove misure per diminuire gli incidenti stradali ed aumentare la sicurezza all’interno dell’Ue.