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Parigi, bimbo di 8 anni “prigioniero” in aeroporto da 10 giorni

PARIGI – Da ormai 10 giorni all’aeroporto Charles de Gaulle, a Parigi, un bimbo di soli 8 anni si trova in stato di fermo. Il piccolo, arrivato dalle Isole Comore, era stato bloccato dalla polizia a causa del passaporto falso. Così, dallo scorso 21 marzo è stato “prigioniero” dell’aeroporto fino al chiarimento della situazione. Ora che la notizia è stata resa nota, l’associazione La Voix de L’Enfant ha chiesto la sua “liberazione” accusando lo stato francese di aver violato i diritti dei minori. Tuttavia, in base alla legislazione, le autorità possono trattenerlo fino a 20 giorni, in attesa di decidere se ammetterlo in Francia o rimpatriarlo.

Il ragazzino era stato imbarcato sull’aereo diretto a Charles de Gaulle dalla madre dalle Isole Comore. Qui, la donna gli aveva consegnato il passaporto del cugino per entrare in Francia, dove ad attenderlo ci sarebbe stata la zia. La speranza era quella di dare al figlio un’opportunità di vita migliore, ma la donna non ha tenuto conto dei controlli di sicurezza. Una volta atterrato, infatti, il piccolo è stato fermato proprio a causa dei documenti falsi e trattenuto nell’area destinata a chi, come lui, prova ad entrare illegalmente nel territorio. Su ordine del tribunale, è rimasto all’aeroporto in attesa che le autorità chiarissero la situazione.

La storia che arriva da Charles de Gaulle ricorda la trama del film interpretato da Tom Hanks nel 2004, The Terminal. Il protagonista si trovava costretto a rimanere nell’aeroporto dove era atterrato a causa dei documenti non più validi. Alcuni hanno affermato che, vista la situazione attuale, è sempre prudente accertare qualsiasi situazione ritenuta potenzialmente pericolosa. La giovane età del soggetto trattenuto però ha scatenato molte polemiche da parte de La Voix de L’Enfant. “Niente può giustificare la detenzione di un bambino di 8 anni” ha dichiarato un portavoce dell’associazione accusando la Francia.