Nato a Rosario nel 1932, inizia gli studi seguendo la sua passione per la musica. A Buenos Aires inizia studiando clarinetto, sassofono e composizione quando nel 1953 entra a far parte dell’orchestra di Lalo Schifrin e si dedica completamente al sax. Riesce a portare nel jazz la sua cultura e il suono della sua terra. Sin dalle prime note la sua musica è sempre stata riconoscibile conciliando una vena latina e passionale con il suo romanticismo.
Inizia a girare il mondo in cerca della sua strada e nel 1962 si trasferisce a Roma con la prima moglie Michelle. Qui registra per Ennio Morricone l’assolo in “Sapore di sale” di Gino Paoli e nel 1967 arriva a Milano dove incide i primi due dischi pubblicati con il suo vero nome. Nel 1972 collabora con Bernardo Bertolucci componendo la colonna sonora del film ‘Ultimo tango a Parigi’, che gli permise di vincere un Grammy Award.
“La mia musica non è jazz. In realtà, suono jazz ma in un modo diverso”, così descriveva la sua musica Gato. Chiamato così negli anni ’50 nei locali di Buenos Aires dove suonava, per il modo in cui si spostava da un club notturno all’altro tra le diverse esibizioni.
Negli ultimi anni ogni sua esibizione era ascoltata dai fans con ammirazione e col timore che potesse essere l’ultima. A novembre era stato premiato ai Latin Grammy dove si presentò nonostante fosse stanco e molto malato. Da vero amante della musica si prendeva ancora cura dei giovani artisti continuando a stimolarli: “Bisogna fare pratica, fare pratica e fare pratica”.