Nel corso degli ultimi 10 anni Ferrero non solo è riuscita a raddoppiare le vendite, ma ha anche trasformato notevolmente il suo mercato di riferimento. Un esempio su tutti: se nel 2006 i ricavi realizzati in Italia rappresentavano circa il 25% del fatturato complessivo (1.3 miliardi su un totale di 5.3 miliardi), oggi il loro peso è sceso al 14%. Infatti i marchi di punta, come Nutella, Pocket Coffee, Ferrero Rocher e Kinder, si sono ormai affermati come marchi globali, distribuiti in ben 160 Paesi.
La crescita del Gruppo sembra destinata a proseguire anche nei prossimi anni. Nel biennio 2014-2015 i ricavi sono cresciuti del 13.4% e una crescita analoga è prevista anche nel 2016, trainata dall’ottima performance tanto sui mercati europei, in primis Germania, Gran Bretagna e Polonia, quanto su quelli internazionali (Asia, Canada, Medio Oriente, USA e Australia). Non sembra invece prossima ad una reale ripresa la Russia, penalizzata dalla forte svalutazione del rublo.
Proprio il crescente peso dei ricavi realizzati all’estero sul fatturato complessivo ha spinto il Gruppo a porre in essere una radicale riorganizzazione della governance societaria: dal primo maggio la holding italiana Ferrero SpA avrà un assetto organizzativo in linea con quello già adottato dalla maggior parte delle società internazionali del Gruppo. Anche la Ferrero SpA, come molte altre società del Gruppo, avrà dunque quattro controllate, una per ogni ramo di attività: ci saranno la Ferrero Commerciale Italia, la Ferrero Management Services Italia, la Ferrero Industriale Italia e la Ferrero Technical Services Italia. La holding italiana riporterà a sua volta alla capogruppo lussemburghese.
Obiettivi della riorganizzazione, che a detta del management non avrà impatti occupazionali, sono una più efficiente gestione degli aspetti commerciali e competitivi del mercato nazionale e una migliore rappresentazione dei risultati economici. Le funzioni chiave, come l’approvvigionamento delle materie prime, saranno invece gestite in maniera accentrata dalla holding lussemburghese, che garantirà una maggiore uniformità delle decisioni operative e strategiche del Gruppo. Nei prossimi anni sono attese nuove acquisizioni e ulteriori investimenti per rinnovare gli impianti esistenti.