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Austria: in costruzione la barriera al Brennero. No ai migranti

AUSTRIA – Al Brennero sono iniziati i lavori per la costruzione di una barriera. Sarà lunga 250 metri e coprirà sia l’autostrada che la strada statale che permettono l’ingresso nel paese austriaco. Il capo della polizia tirolese, Helmut Tomac, ha dichiarato all’agenzia Apa che la barriera servirà a limitare l’accesso dei migranti dall’Italia in caso di necessità.

Oggi sono stati smontati i guardrail e durante la prima fase dei lavori sarà modificata anche la segnaletica stradale e allestito un centro di registrazione. I controlli del traffico pesante e leggero saranno spostati in un parcheggio a nord del confine e avranno inizio a fine Maggio secondo le previsioni. Sarà il Ministero degli Interni a Vienna a stabilirne l’effettivo avvio.

“Siamo arrivati al muro preventivo, è del tutto inaccettabile non solo perché viola le norme sulla libera circolazione di Schengen ma perché dimostra ancora una volta che si preferisce chiudersi nelle piccole fortezze nazionali invece di lavorare per una soluzione europea. Dall’Austria una spallata inutile e negativa contro l’Europa”, ha dichiarato Gianni Pittella, presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo.

In Italia questa iniziativa ha unito parte di maggioranza e opposizione. Pd e Fi sono infatti molto preoccupati per questa decisione mentre la Lega condivide in pieno la linea dell’Austria. Domenico Manzione, sottosegretario all’Interno: “La chiusura del Brennero avrebbe implicazioni economiche tutt’altro che trascurabili. Sarebbe una perdita secca consistente, per questo abbiamo insistito che l’area restasse aperta. Ma l’Austria ha elezioni politiche importanti alle porte e un eventuale decisione di chiusura avrebbe anche ricadute dal punto di vista umano, potrebbe implicare situazioni come quelle che vediamo purtroppo in Grecia“.

Resta ora in attesa tutta l’Europa. La speranza è quella che l‘Austria rettifichi o che la commissione europea prenda una posizione netta su un’iniziativa che rischia di avere un impatto devastante sull’economia italiana e sull’idea stessa di Europa a livello mondiale. I Paesi europei non devono allontanarsi l’uno dall’altro in questo momento di difficoltà, ma restare uniti e trovare una soluzione insieme.