Il delitto è avvenuto presso l’Avenue de la Croisette, vicino all’ospedale pediatrico. Valentina è stata trovata a terra, vicino a delle auto parcheggiate. Vicino a lei c’era una sbarra di ferro lunga circa 60-70 cm, forse l’arma del crimine, che i poliziotti hanno sequestrato. Le autorità svizzere sono adesso alla ricerca dell’assassino della giovane italiana. Secondo alcune testimonianze, l’uomo avrebbe tra i 20 e 30 anni, presumibilmente di origine africana e alto più o meno 1.90. Alcuni organi di stampa svizzeri affermano che forse Valentina lo conosceva. Per altri l’ipotesi più plausibile rimane quella che la giovane abbia reagito a chi stava tentando di rubarle la borsa.
Originaria di La Loggia, Valentina si era trasferita a Ginevra per seguire le sue aspirazioni; la studentessa torinese stava infatti realizzando un dottorato di ricerca in microbiologia molecolare. Gli amici e i parenti la ricordano come una persona solare e sorridente, che amava il balletto e preparare il tiramisù, proprio come quello della mamma. La giovane italiana era tornata a La Loggia lo scorso weekend, ma era ripartita subito per ritornare all’Università di Ginevra a svolgere il suo adorato lavoro. Un’amica l’ha ricordata con semplici parole: “Valentina era una ragazza speciale, sono cresciuta con lei e il solo pensiero di non poterla più vedere mi fa venire i brividi.” I genitori intanto stanno raggiungendo la Svizzera per ricongiungersi con la loro amata figlia.