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Kabul, attacco terroristico all’Intelligence: 200 feriti

AFGHANISTAN – Stamattina, intorno alle 9, la città di Kabul è stata attaccata. L’esplosione ha scosso il centro della capitale, proprio nell’ora di punta del mattina, nel quartiere Puli Mahmood Khan: un forte boato, poi morti e almeno 200 feriti. Ad essere colpito è un compound delle forze di Sicurezza (NDS) afghane, affianco al Ministero della Difesa. In quest’aerea si trovano anche diverse basi militari e ambasciate, tra cui quella Usa. Fonti dell’ambasciata americana hanno comunicato che la sede diplomatica non è coinvolta nell’attacco. A rivendicare l’attacco subito dopo l’attentato sono stati i talebani, che già una settimana fa avevano annunciato l’inizio dell’“offensiva di primavera”. L’avviso era stato lanciato il 12 aprile scorso, alle 5 del mattino locali (le 2 in Italia), attraverso il sito “Islamic Emirate of Afghanistan”.

Secondo le prime informazioni fornite dalla polizia alle agenzie giornalistiche, a provocare la detonazione sarebbe stato un’autobomba. Dopo lo scoppio nel centro di Kabul, si sono verificati alcuni scontri a fuoco tra le forze di sicurezza e i miliziani; alcuni testimoni dichiarano di aver visto un numero imprecisato di uomini armati entrare in uno dei compound. Secondo il Ministero dell’Interno afghano, dopo l’esplosione, gli uomini armati ancora attivi all’interno dell’Intelligence erano 2. Il presidente dell’Afghanistan Ghani ha condannato pesantemente l’attacco a Kabul. Il capo reparto di supporto Ismael Kawosi del Ministero della Salute parla di almeno 198 feriti, mentre i morti dichiarati sarebbero al momento almeno 24. Il bilancio delle vittime e dei feriti non è ancora certo, pertanto potrebbe aumentare.