Una storia davvero difficile quella di Colt: a pochi anni d’età viene affidato, insieme al fratellino Homer, agli zii Rex e Rebecca. I genitori infatti perdono la patria potestà per problemi di droga; a questo punto, Rex e Rebecca decidono di crescerli chiedendo e ottenendo la custodia dei due bambini. Purtroppo le nobili intenzioni degli zii sono solo apparenti: un anno fa, il caso della scomparsa di Colt viene riaperto perché il fratello Homer decide di farsi avanti e raccontare la cruda realtà dei fatti. Il ragazzo dichiara che, durante la loro infanzia, i due venivano spesso picchiati con scope, cavi elettrici e oggetti contundenti dagli zii. Pare che questi accusassero i nipoti di rubare in casa e per questo venivano malmenati e percorsi duramente. Homer ha però evidenziato un episodio specifico, determinante per il caso: una sera ha visto Colt con il viso pieno di lividi, immobile sul divano e da quel momento in poi non l’ha più rivisto. Rex e Rebecca l’hanno in seguito costretto a raccontare delle bugie alle forze dell’ordine e lui ha obbedito per paura di morire.
Successivamente la zia, non sapendo più come giustificare l’assenza di Colt agli assistenti sociali, decide di denunciare la scomparsa: era il 20 aprile 2006 quando iniziano le ricerche del piccolo.
Dopo l’arresto avvenuto pochi giorni fa, gli investigatori hanno avviato nuovamente le indagini all’interno della proprietà degli zii, ipotizzando che il corpo di Colt Clark possa essere stato seppellito in quella zona; al momento le ricerche non hanno portato risultati. Rex e Rebecca sono adesso trattenuti nel carcere locale con la grave accusa di omicidio di primo grado del loro nipotino, per abbandono di minori, intimidazione di testimone e abusi sui minori. I due continuano a dichiararsi innocenti sostenendo che sia stato il bambino ad allontanarsi da solo da casa.