I tecnici hanno subito aperto un nuovo argine per evitare che il livello dell’acqua possa alzarsi ulteriormente, ma il rischio è ancora alto. Gli operatori stanno cercando di evitare che altro greggio raggiunga il mare. “La situazione è complicata, non sappiamo quanto greggio potrà finire in mare. La Capitaneria di porto è riunita per l’emergenza e ha dichiarato lo stato di emergenza locale“, ha dichiarato l’assessore comunale alla protezione civile, Gianni Crivello.
Dal satellite tra Genova, Savona e Imperia sono state individuate alcune macchie di idrocarburi e a Loano la motovedetta ha individuato una striscia di 2 km larga 500 metri di materiale aggrumato. L’ammiraglio comandante della Capitaneria di porto, Giovanni Pettorino, ha dichiarato che le chiazze si stanno dirigendo verso Ponente e che non sono da attribuire all’incidente di questa mattina, ma ai versamenti precedenti.
Sulla Liguria è stata proclamata l’allerta gialla per la pioggia e con la proclamazione dello stato di emergenza locale si stanno prendendo iniziative a difesa delle spiagge che potrebbero essere investite dalle chiazze di idrocarburi. Ora i tecnici stanno recuperando il greggio finito in mare e bonificando le spiagge che sono state inquinate, come quella di Pegli.