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Chef vegano alla mensa dei poveri. I senzatetto: “È meglio la strada”

BOLOGNA – La cucina vegana non sempre è apprezzata. Ne sa qualcosa Simone Salvini, chef vegano che ha collaborato con la mensa dei frati dell’Antoniano a Bologna. L’uomo ha deciso di cucinare per alcuni senzatetto, ma questi non hanno apprezzato la sua presenza. “Noi a questo punto torniamo in strada – hanno affermato – Abbiamo bisogno di carne”. L’uomo però non sembra risentito da questo rifiuto. “Accolgo le critiche” ha dichiarato serenamente al Corriere della Sera.

I frati dell’Antoniano hanno deciso di coinvolgere personaggi noti nel mondo della cucina italiana allo scopo di attirare l’attenzione sul problema della povertà. Mercoledì scorso infatti, ad aiutare nella preparazione dei pasti, c’era anche lo chef vegano Salvini. Alcuni degli ospiti del centro però, nonostante la fame, non hanno gradito i piatti vegani da lui proposti. “Io dormo in strada – gli ha risposto una persona – ho bisogno di mangiare carne”. Alcuni senzatetto hanno ritenuto il contenuto dei piatti così “inutile” che se ne sono andati dalla mensa.

Fra Caspoli, direttore dell’Antoniano, non ha fatto particolari commenti in seguito all’accaduto. “Abbiamo ospiti così, molti diretto – ha dichiarato – Pensano molto alla quantità, alla carne”. Una reazione simile doveva però essere prevista: per i senzatetto infatti non conta avere nel piatto una dieta variegata e sana, solo qualcosa di sostanzioso. Non hanno una percezione dell’alimentazione diversa dalla nostra ma piuttosto esigenze nutrizionali differenti. “Il dissenso è sacrosanto” ha affermato tranquillamente lo chef .