167 è il numero di raid che l’aviazione turca ha compiuto contro l’Isis dal 9 gennaio i quali hanno ucciso 492 militanti, mentre altri 370 jihadisti sono stati colpiti dal fuoco d’artiglieria. La Coalizione internazionale anti-isis sta facendo il possibile per intervenire in maniera corretta rispondendo ai colpi di mortaio per riuscire a bloccare l’ondata di terrorismo che ha ormai intaccato il nord della Siria, costringendo, come già detto, migliaia di cittadini siriani alla fuga.
Il presidente statunitense Barack Obama ha annunciato la sua decisione di invio di altri 250 militari in Siria per combattere la minaccia Isis; si tratta di unità delle forze speciali che avranno il compito di addestrare i combattenti siriani che lottano contro l’organizzazione terroristica, senza avere quindi l’incarico di scendere in campo. Stessa mansione affidata ai 200 uomini che il segretario della Difesa USA, Carter, ha annunciato, una settimana fa, che avrebbe mandato in Iraq. “Non vanno a combattere in prima linea, ma saranno essenziali nell’addestramento e nell’assistenza alle forze locali” ha spiegato Obama durante il suo discorso ad Hannover.