Le indagini sono nelle mani della Squadra mobile di Torino, diretta da Marco Martino, che per ora stanno cercando nuove prove sul colpo di questa banda di professionisti. I malviventi sarebbero entrati dal retro del palazzo e, attraverso un locale tecnico, avrebbero forato la parete raggiungendo il caveau che sono riusciti ad aprire attraverso un dispositivo elettronico che ne ha violato il codice di accesso.
La scientifica ora sta cercando tracce e impronte digitali all’interno della stanza blindata e sulle telecamere, che sono state oscurate con la vernice. La stima del bottino è ancora incerta ma si pensa a centinaia di migliaia di euro in una sola rapina. Per i calcoli precisi sulla sua entità la banca deve prima consultare i clienti che affittavano le cassette di sicurezza.