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Roma, beve acqua comprata al bar che gli corrode lo stomaco

ROMA – E’ in gravissime condizioni l’uomo che è stato soccorso nella giornata di ieri per ustioni allo stomaco dopo aver bevuto da una bottiglietta d’acqua precedentemente acquistata in un bar. Il fatto è accaduto in via Collatina, nel quartiere Prenestino di Roma, dove il meccanico cinquantottenne, Maurizio Tancredi, è stato soccorso per strada, dopo aver bevuto da una bottiglietta acquistata in un bar che immediatamente gli ha procurato fortissimi bruciori alla gola, da un passante e trasportato dal 118 in codice rosso.

L’uomo è stato immediatamente ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Sandro Pertini, attualmente in prognosi riservata. Tutt’ora si stanno occupando delle indagini i carabinieri del commissariato Torpignattara, diretti da Luca Cosimati, che hanno sequestrato immediatamente la bottiglietta, recante l’etichetta di una nota marca di acqua minerale. Apparentemente il contenitore sembra integro, ma gli inquirenti non escludono una possibile manomissione del tappo: “E’ difficile che una marca così famosa possa avere messo in commercio una bottiglia piena di acido. Certo tutto è possibile e stiamo indagando in ogni direzione”.

L’ipotesi che è stata formulata fin’ora è che la bottiglietta sia stata manomessa da qualcuno contro il titolare del bar cinese inaugurato da poco tempo. Non è di certo il primo caso di avvelenamento a causa dell’ingerimento di acqua da una bottiglietta, basti pensare all’ondata di casi simili che qualche anno fa ha messo in panico l’intero paese che acquistava al supermercato. Lo stesso Rienzi, candidato sindaco a Roma, si pronuncia in merito: “E’ l’ennesimo episodio che si registra nella Capitale e che allunga l’elenco di soggetti che hanno subito gravi lesioni fisiche dopo aver bevuto acqua in un pubblico esercizio. Chiediamo un’ordinanza comunale che imponga ai pubblici esercizi di colorare detersivi, acidi e sostanze liquide potenzialmente pericolose con colori accesi, in modo da renderle immediatamente riconoscibili e distinguibili dall’acqua”.