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India, arriva la strategia anti-stupro: panic-button sul cellulare

INDIA – Il governo ha deciso di prendere una decisione drastica contro le centinaia di aggressioni commesse contro donne e bambine a partire dal 2012. Dal Gennaio 2017, come ha deciso il Ministero delle Telecomunicazioni di New Delhi, su ogni telefono cellulare dovrà essere presente il bottone anti-stupro. Con la circolare pubblicata il 22 Aprile, la misura dovrà entrare in vigore dal primo Gennaio 2017 per tutti i cellulari venduti in India e dal 2018 tutti gli apparecchi dovranno avere anche il Gps.

I cellulari dovranno essere provvisti di un mezzo che permetterà alle forze dell’ordine di soccorrere più velocemente le vittime. Sui telefonini tradizionali basterà premere il tasto 5 e 9 per lanciare l’allarme mentre sugli smartphone ci sarà un bottone apposito o un sistema che invierà rapidamente un sos. Per esempio negli smartphone già venduti si potrà premere 3 volte il tasto di accensione per attivare l’allarme.

In un paese come l’India, nel quale non è attivo un numero verde per le emergenze come il 112 in Italia, la tecnologia deve essere utilizzata per migliorare la qualità della vita delle donne e la loro sicurezza. Le stime dicono che in India si verifichi uno stupro ogni 22 minuti mentre gli attivisti ritengono che questa cifra sia inferiore alla realtà, siccome molte vittime non denunciano le violenze subite.

Nel 2012 si scatenò la popolazione femminile, dopo che una vittima di un atroce stupro di gruppo su un autobus morì. La ragazza era una studentessa di Delhi e il suo caso arrivò in tutto il Paese. Proteste e dibattiti presero di mira la cultura patriarcale e l’atteggiamento passivo della polizia e delle autorità, che cercarono di correre ai ripari rendendo più rigide le leggi contro lo stupro. Nel 2015 la Bbc pubblicò il documentario sullo stupro della ragazza, India’s Daughter, e Nuova Delhi ne vietò la visione.

I diritti delle donne sono tutelati dalla Costituzione ma non considerati nella vita pratica. Con il passare degli anni in India i casi di violenza sessuale continuano ad aumentare. Questo fenomeno è dovuto semplicemente ad un aumento delle denunce che un tempo non venivano fatte per paura e timore delle stesse autorità. Nel 2014 ci sono stati 36.735 casi di violenza sessuale denunciati. Gli ultimi casi di violenza dimostrano quanto sia difficile vivere per una donna in un paese come questo. Il 9 Marzo una ragazzina di 15 anni fu ritrovata agonizzante dai genitori dopo essere stata violentata e bruciata viva.

Le vittime non sono solamente donne ma spesso bambine che non riescono ad uscirne vive. Anche in Italia i dati sono agghiaccianti. Frequentemente le vittime non riescono a denunciare le violenze perché sono gli stessi partner a violentarle o a ferirle. I dati Istat dico che una donna su tre ne è vittima e che la percentuale più alta di stupri riguarda le ex-mogli. Queste donne, che hanno deciso di andarsene e hanno avuto la forza di scegliere, sono viste come traditrici e nei 90 giorni successivi alla separazione vengono aggredite e in alcuni casi uccise.

Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l’amore, mentre la violenza e l’odio si diffondono alla luce del sole. (John Lennon)