L’elevato numero di firme indica un grado di insoddisfazione della situazione economica da parte della popolazione. Con ogni probabilità però, la decisione non porterà la Finlandia fuori dalla moneta unica. Secondo l‘europarlamentare del Partito di Centro, Paavo Vayrynen, che ha promosso la petizione, tornare al marco finlandese permetterebbe di svalutare la moneta nei confronti dell’Euro e aumentare le esportazioni aiutando l’economia.
La Finlandia resta l’unico paese scandinavo ad essere entrato nella moneta unica e il governo di centro destra negli ultimi tre anni ha incontrato serie difficoltà a rispettare i vincoli di bilancio dell’Unione europea e a migliorare la competitività delle esportazioni a causa dell’euro forte.
Secondo un sondaggio di Eurobarometer ben il 64 per cento degli abitanti vorrebbe restare nell’Eurozona nonostante le difficoltà, anche perché per tornare al marco finlandese bisognerebbe considerare una spesa minima di 20 miliardi di euro che ora il Paese non è nelle condizioni di spendere.
“Si tratta di un dibattito preliminare e i parlamentari sono tenuti per legge a discutere la proposta perché la petizione ha superato la soglia minima delle cinquantamila firme necessarie per essere esaminata”, ha spiegato il portavoce del parlamento finlandese. Mentre il professore di economia all’Università di Helsinki, Vesa Kanniainen, ha commentato dicendo che: “Uscire dall’euro non sarebbe facile, ma dobbiamo considerare quanto potrebbe aiutare il Pil a crescere“.