Fin da quando aveva 9 anni, Tanjas è stata costretta ad ogni genere di abusi da parte del padre. A volte veniva legata, altre appesa al soffitto per le caviglie. Quando veniva violentata, l’uomo aveva l’abitudine di chiuderle la testa in una scatola. Arrivò a contrarre diverse infezioni causate dalle violenze subite, rimanendo incinta a 12 anni. Era il 2001 quando la vittima, ormai 30enne, trovò il coraggio di denunciare gli abusi, ponendovi finalmente fine. Dopo il processo, Tanjas decise di raccontare la sua storia in un libro.
Sono passati 15 anni da quando il padre fu condannato, eppure Tanjas ancora oggi ne teme il ritorno. Attualmente vive in Europa ma, secondo quanto ha riportato il Daily Mail, non ha voluto rendere noto il luogo per paura che l’informazione giunga all’uomo. Questo, oggi tornerà a casa ma la polizia non intende allentare la sicurezza nei sui confronti. Dovrà indossare un braccialetto elettronico con cui potrà sempre essere individuabile. Inoltre, gli è proibito avvicinarsi a luogo abitualmente frequentati da minori, soprattutto parchi e scuole.