Secondo le prime indagini, infatti, il crollo sarebbe stato la conseguenza di un doppio guasto alle tubature, e sarebbe stato proprio il secondo, che ha interessato la dorsale dell’acquedotto sulla parte sinistra dell’Arno, a generare la voragine. Non si esclude che questa reazione a catena possa essere stata provocata dalla società che gestisce l’acquedotto: dopo il primo guasto, sarebbe stata chiuso l’afflusso generando una pressione d’acqua sulle altre tubature tale da rompere il tubo più importante.
Fortunatamente l’incidente non ha provocato vittime, ma il sindaco Nardella parla di “danni pesantissimi“, dopo aver informato che la pressione dell’acqua è stata abbassata nella maggior parte dei quartieri e addirittura tolta dalle zone dell’Oltrarno e Campo Marte. Intanto gli abitanti degli antichi palazzi lungo l’Arno sono stati invitati ad abbandonare momentaneamente le proprie case, data l’estensione della voragine che rappresenta un pericolo anche per gli edifici.