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La morte di Prince è stata causata da un’overdose di farmaci

Continuano le indagini sulla morte del leggendario musicista Prince, scomparso lo scorso 21 aprile nella sua casa di Minneapolis. Un funzionario delle forze dell’ordine coinvolto nelle indagini, che ha richiesto di rimanere anonimo, ha dichiarato all’agenzia di stampa americana Associated Press che la causa del decesso di Prince sarebbe da attribuire ad un’overdose da oppiacei.

La morte dovuta ad eccesso di farmaci era stata indicata da subito come possibile, dal momento che il cantante faceva uso da anni di antidolorifici per via dei suoi numerosi problemi fisici. Dal 2010, anno in cui era stato sottoposto ad un intervento chirurgico all’anca, Prince per calmare il dolore aveva iniziato ad assumere il Percocet, un oppioide a base di acetaminofene e ossicodone che crea assuefazione. Il 15 aprile, quindi pochi giorni prima della morte, l’artista è stato ricoverato d’urgenza dopo che l’aereo privato su cui viaggiava dopo un concerto in Georgia è stato costretto ad un atterraggio d’emergenza a Moline, in Illinois.

L’entourage del cantante aveva dichiarato che il ricovero era dovuto ad un’influenza, ma le indagini smentiscono questa versione, anche alla luce del fatto che Prince nella settimana precedente alla morte si era recato ben quattro volte ad una farmacia locale per comprare il Percocet. Secondo la ricostruzione, quindi, il ricovero si sarebbe basato su un trattamento (definito “save shot”) specifico per un’overdose da oppiacei. Il Minneapolis Tribune riferisce che prima di morire il cantante si era rivolto anche ad un medico per tentare di aiutarlo a curare la sua dipendenza da farmaci, e lo stesso medico era stato poi chiamato dall’entourage dell’artista il giorno prima del decesso.