Per il momento nessuna milizia ha rivendicato l’attentato e il portavoce del governo, Muhammad al Momani, ha dichiarato che sarebbe opera di due miliziani armati di mitragliatori automatici e bombe a mano. “Le forze di sicurezza stanno dando la caccia ai responsabili e indagando sulle circostanze dell’attacco terroristico”, ha reso noto Momani.
Le autorità giordane negli ultimi anni hanno arrestato decine di persone che, provenienti dalla Siria, tentavano di attraversare il confine. Nei campi, come quello di Baqaa, la situazione resta molto tesa in quanto queste aree restano le più povere del Paese e soprattutto senza opportunità economiche. Per queste motivazioni gli osservatori hanno avvertito un intensificazione del fenomeno di radicalizzazione nel Paese, soprattutto in questa area estremamente disagiata dalla quale sono già partiti decine di abitanti per unirsi ai gruppi jihadisti in Siria e Iraq.
La Giordania fa parte della Coalizione internazionale anti-Isis guidata dall’Arabia Saudita e partecipa assieme all’Arabia Saudita al sostegno di gruppi armati siriani nel sud della Siria.