Una conversazione nata in chat è diventata l’incubo di una ragazza 12enne. Il suo interlocutore l’aveva convinta a fotografarsi nuda per lui, inviandole regali o minacciandola di uccidersi se la vedeva riluttante. A febbraio, il pedofilo 26enne ha deciso che era giunto il tempo di incontrarsi, viaggiando per circa 160 km da Liverpool fino all’hotel in Bermuda Park a Nuneaton, in Warwickshire. In camera, l’ha violentata e fotografata. “Se lo dici a qualcuno – l’ha minacciata Greenall – mostro le foto ai tuoi compagni di classe”. A riportare la vicenda è stato il Mirror.
Ad accorgersi della terribile vicenda è stata la madre della ragazzina. La giovane vittima le aveva detto che andava a dormire da un’amica ma il giorno dopo ha scritto un post su Facebook in cui affermava di non essere più vergine. Preoccupata, la madre ha chiesto spiegazioni alla figlia e l’ha convinta a denunciarlo. La polizia, dopo aver visionato i filmati delle telecamere dell’hotel, ha identificato e arrestato il pedofilo. Durante il processo, in cui sono emerse 80 pagine di messaggi sessuali tra i due, ha confessato la vicenda raccontando però che la ragazza gli aveva detto di avere 16 anni.