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Brexit: ecco le conseguenze nell’economia italiana

A seguito del referendum Brexit, la Gran Bretagna è ufficialmente uscita dall’Unione Europea. Le conseguenze di questa scelta però  riguarderanno l’economia dei diversi paesi europei che intrattenevano scambi commerciali con gli inglesi. Secondo i pronostici dell’agenzia statunitense Standard & Poor’s, l’Italia non sarà particolarmente colpita da questo distacco. “Il nostro interscambio di beni e servizi con la Gran Bretagna – ha dichiarato Ignazio Visco, governatore di Bankitalia –  è intorno al 3% del Pil”. A soffrire maggiormente della scelta sarà invece la Spagna.

Anche il mercato azionario italiano non dovrebbe subire grandi cambiamenti. Il team di gestione della milanese Intermonte Advisory ha fatto notare che solo alcune società saranno colpite dall’allontanamento della Gran Bretagna dall’UE. Tra queste ci sono Yoox e Leonardo con il 14% del fatturato dal Regno Unito, Prysmian con il 13%, Ferrari e STM con il 6% e Tod’s con il 5%. Valori questi che comunque non preoccupano gli esperti dal momento che l’economia di queste società, benché danneggiata, non verrà comunque compromessa. L’impatto più visibile riguarderà le quotazioni delle banche italiane e lo spread. “La dimensione dello shock – ha dichiarato Carlo Messina di Intesa SanPaolo – dipenderà dall’impatto sui corsi delle azioni bancarie che saranno più toccate.

Il Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, si è dichiarato preoccupato per le conseguenze emulative che il referendum potrebbe avere. Il suo timore infatti è che altri stati, seguendo l’esempio della Gran Bretagna, indicano un referendum per decidere se restare o uscire dall’Unione Europea. “Se la UE andasse avanti come se nulla fosse accaduto – ha concluso Padoan – farebbe un grave errore”.