Già il 18 settembre 2014 era stato indetto un referendum per ottenere l’indipendenza dal Regno. All’epoca però la separazione significava anche l’allontanamento dall’Unione Europea e infatti il referendum aveva avuto esito negativo. Ora però la situazione si è ribaltata e per restare nell’unione l’unica soluzione sembra quella di una nuova votazione. Per ora non c’è niente di certo, solo il malcontento di Scozia e Irlanda del Nord le cui popolazioni si erano espresse per il “Remain”.
La maggior parte della popolazione della Scozia, il 62%, aveva votato per restare nell’unione e anche il 56% degli irlandesi. Entrambe le popolazioni infatti vedono il loro futuro legato all’UE e quindi la separazione da questa non è stata accolta con gioia. Nelle scorse settimane si parlava già di organizzare un secondo referendum in caso di Brexit, e ora il Sinn Feinn, il movimento indipendentista dell’Irlanda del Nord, sembra intenzionato a proseguire con il progetto. “Ci saranno enormi conseguenze per tutta l’irlanda – ha commentato Martin McGuinness, vicepremier dell’Irlanda del Nord – Rimanere separati dell’UE significa andare contro le aspettative democratiche del popolo.