Erano circa le 18 di sera del 21 febbraio 2015 quando Richard uscì di casa con lo scopo di acquistare delle sigarette. Notò l’assenza della bambina nel salotto ma credendola in un’altra stanza della casa, non diede troppo importanza alla cosa. Dopo essere salito sul suo furgone, urtò qualcosa vicino al marciapiede. “In un primo momento – ha raccontato agli inquirenti – ho pensato che fosse una bambola o un giocattolo. Poi ho pensato al gatto”. Solo quando l’uomo si sporse dal finestrino vide che sotto la ruota c’era la figlia.
Inutili sono stati i tentativi di salvare la piccola. Benché portata d’urgenza al Royal Manchester Children’s Hospital e nonostante i numerosi tentativi dei medici, Lacey è morta un’ora dopo il ricovero a causa delle gravi ferite riportate al cranio. I fatti risalgono al 21 febbraio scorso ma solo ieri è arrivata la sentenza del tribunale che ha chiuso il caso etichettandolo come morte accidentale. Si sarebbe trattato solo di una tragica fatalità, il padre della piccola non avrebbe alcuna colpa ma questo per lui non cambia i fatti. Sua figlia è morta e il suo assassino è lui.