Il periodo delle piogge nel paese solitamente dura da maggio a ottobre ed è caratterizzato da piogge abbondanti che possono durare da ore ad interi giorni, favorendo la crescita delle coltivazioni. Ora, dopo quattro anni nei quali le coltivazioni sono riuscite a resistere senza acqua, la situazione non è più controllabile e circa 3 milioni di persone stanno soffrendo la fame.
Tra queste circa 900 mila, la maggior parte bambini, sono a rischio malnutrizione e necessitano di supporto medico immediato. Nel paese ora è presente l’associazione Fao, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura che si occupa di accrescere i livelli di nutrizione e di aumentare la produttività agricola.
Diego Recalde, rappresentante dell’associazione nel paese, ha dichiarato che inviare cibo rappresenta solo una soluzione temporanea che potrebbe mettere in secondo piano il vero bisogno del Guatemala, interventi a lungo termine. Anzitutto si potrebbe iniziare risolvendo il problema strutturale della deforestazione, che impedisce la crescita delle coltivazioni.