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Operazione Alchemia contro la ‘ndrangheta: 42 arresti

E’ stata denominata “Alchemia” l’operazione predisposta stamane per smembrare un’altro braccio di quella che sembra una fittissima rete di associazione a delinquere che macchia da sempre la regione calabra. Alchemia è stata coordinata dal procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho affiancato dall’aggiunto Gaetano Paci e dai sostituti Roberto Di Palma e Giulia Pantano. Gli  inquirenti hanno effettuato 42 arresti concentrati nel fulcro della Calabria, tra Cittanova e Palmi, e nella Liguria in cui erano presenti gli agganci della cosca. Qui si stava consumando un piano ben congegnato con l’investimento di importanti cifre in acquisizioni di appalti pubblici con il supporto di politici locali e nazionali e funzionari dell’Agenzia delle Entrate nonché della Commissione Tributaria.

I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso esterno con la ‘ndrangheta e corruzione ed intestazione fittizia di società. Le perquisizioni, però, non si sono limitate a Calabria e Liguria, ma hanno interessato anche Lazio e Piemonte. Le famiglie sulle quali Direzione distrettuale antimafia ha messo gli occhi addosso sono quelle Parrello-Gagliostro di Palmi e Raso-Gullace-Albanese di Cittanova, inoltre è stata presentata un’altra richiesta di arresto per il senatore di Gal, Antonio Caridi. Ma il giudice per le indagini preliminari ha voluto chele accuse siano incluse all’ordinanza nell’operazione Mammasantissima la quale ha permesso la scoperta dela cupola che governa la ‘ndrangheta.

Ma cosa c’è al centro delle accuse e degli arresti? L’antimafia si è interessata alle cosche della Piana di Gioia Tauro per quanto riguarda il movimento della terra, le sale giochi, ma soprattutto il “Terzo Valico”, ovvero la linea ferroviaria ad alta velocità che collega principalmente Genova con Milano, Torino ed altre città. Si sarebbero infatti, sviluppati su questo tratto ferroviario gli ordini partiti dai boss calabresi per i subappalti di quella linea considerata come valorizzatrice del porto ligure. Come suddetto all’interno dell’associazione a delinquere le famiglie mafiose si sono appoggiate a funzionari statali e politici ed è emerso l’implicazione anche di politici nazionali i quali sono stati smascherati dalla potente operazione “Alchemia”.