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Grida il nome dell’ex durante un rapporto, il compagno le strappa l’intestino

MIAMI – È finita in tragedia la relazione tra Fidel Lopez e Maria Nemeth, 24 anni lui e 31 lei. Durante un rapporto sessuale, la donna ha pronunciato il nome dell’ex marito per ben due volte scatenando così una violenza reazione nel compagno. Lui infatti, folle di gelosia e ubriaco, le ha strappato l’intestino a mani nude. Ad avvertire i soccorsi è stato l’uomo stesso ma ormai per Maria era troppo tardi. “L’ho uccisa io – ha dichiarato agli agenti di polizia – ma non volevo farlo”.

Era il settembre 2015 quando Lopez chiamò il 911 chiedendo aiuto per la propria donna. “Sbrigatevi, la mia ragazza è nel bagno e non respira – ha detto al centralinista – Qualcuno venga ad aiutarla! Sta morendo!”. Giunti sul posto i soccorritori hanno trovato la giovane in una pozza di sangue con l’intestino fuori dal corpo. Inizialmente, Fidel negò l’omicidio raccontando che la donna si era sentita male dopo un rapporto sessuale particolarmente violento in cui lei gli aveva chiesto di “giocare” con una bottiglia di birra. Una versione la sua che non ha mai convinto gli inquirenti dal momento che anche se il malore fosse stato reale, questo non spiegava come avesse fatto l’intestino ad uscire dall’addome. Solo dopo diversi interrogati, l’uomo ha confessato il crimine.

Al momento, Fidel si trova nel carcere della contea di Broward in attesa del processo. Secondo quanto riportato sul Metro, i procurati incaricati di seguire il caso hanno dichiarato di voler chiedere la condanna massima per il crimine compiuto da Lopez: la pena di morte. “Non si tratta di un semplice omicidio – hanno dichiarato – Lopez l’ha mutilata e torturata prima di strapparle l’intestino con le mani uccidendola”. A nulla valsero infatti i tentativi di rianimarla: all’arrivo dei soccorsi, Maria era già morta dopo un’agonia durata diversi minuti.