Daniel e Julie avevano una relazione da circa 4 anni ma negli ultimi tempi la donna aveva iniziato a prendere le distanze a causa degli atteggiamenti troppo violenti del compagno. Lo scorso aprile il tribunale aveva emesso, su richiesta della donna, un ordine restrittivo nei confronti di Bragg: l’uomo non avrebbe potuto vederla o contattarla per almeno 28 giorni ma ciò nonostante sembra siano rimasti sempre in contatto nonostante la situazione fosse molto tesa. Nel giro di poco tempo, Bragg avrebbe confessato ad un amico che “uno di questi giorni finirò con l’ucciderla se continuiamo così”. E così è stato: al termine di una lite, l’ha picchiata ma la donna era riuscita a fuggire giungendo alla stazione ferroviaria dove è stata nuovamente aggredita con un singolo pugno, purtroppo fatale.
Il pugno inferto da Bragg è stato talmente forte da rompere la cavità oculare della compagna, causandone la morte. In un primo momento l’uomo, vedendola a terra, si è allontanato per poi tornare indietro ed allertare i soccorsi. L’intervento dei medici però è stato vano: Julie è morta 2 giorni dopo proprio a causa di quell’ultimo pugno, le cui conseguenze sono state aggravate dal colpo subito durante la caduta. “L’avrà anche soccorsa ma la violenza con cui l’ha aggredita negli istanti precedenti è innegabile – ha commentato l’ispettore Neil Philips – Non c’è alcuna giustificazione per il suo gesto”.