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Sindaco di Albettone: “Siamo razzisti: profughi e negri rischiano la vita qui”

ALBETTONE – Torna a far parlare di sé Joe Formaggio, esponente di Fratelli d’Italia e sindaco di Albettone, provincia di Vicenza. “Immigrati? Se ce li mandano muriamo le case e le riempiamo di letame – ha dichiarato – Siamo orgogliosamente razzisti”. Le frasi choc del primo cittadino, già noto per le sue estreme posizioni sul tema dell’immigrazione, sono state pronunciate durante un’intervista a La Zanzara su Radio 24. Le sue dichiarazioni hanno fatto molto discutere soprattutto a causa del ruolo pubblico che ricopre. “Stentiamo a credere che un amministratore pubblico, rappresentate delle istituzioni ed eletto dal popolo, si esprima in questi termini, dichiarando apertamente il suo razzismo”.

“Non vogliamo profughi, zingari o negri: da noi rischiano la pelle”. Secondo quanto dichiarato dal sindaco durante l’intervista, ad Albettone c’è un poligono di tiro e il più alto numero di porto d’armi dell’intera regione. E questo sembra confermare la sua “minaccia”: se degli extracomunitari arrivassero nel paese o vi venissero mandati dalle autorità competenti come accade in molte altre zone, potrebbero sorgere dei grossi e violenti contrasti. “Ci hanno attaccato degli adesivi con la scritta Comune razzista sui cartelli d’ingresso in città – ha dichiarato – Benissimo, non li ho fatti togliere così capiscono che siamo razzisti, orgogliosamente”.

Il tema dell’immigrazione non è l’unico sul quale il sindaco Formaggio si è espresso: contro l’Islam ed un’eventuale moschea si è detto pronto ad aprire un grande allevamento di maiali. Tutte dichiarazioni le sue che rafforzano l’opinione di chi lo ritiene un razzista, etichetta che sembra ostentare con orgoglio e, secondo alcuni, sfidando anche il buonsenso, la civiltà, lo Stato e le autorità locali e regionali. “Porta la fascia tricolore sul petto ma questo non lo rende più rispettoso delle leggi e delle istituzioni dello Stato – commentano – anzi: è tra i primi a ostentare un atteggiamento razzista e ad esserne orgoglioso”.