Daniel aveva iniziato a manifestare i primi sintomi già da qualche giorno ma i genitori, José Raminez e Marijo de Guzman, hanno in un primo momento creduto che si trattasse di influenza. In poco tempo però la difficoltà a parlare, l’incontinenza e il dolore alle articolazioni si sono aggravate. In ospedale, gli esami a cui è stato sottoposto hanno confermato che si trattava proprio della malattia conosciuta come AFM, mielite flaccida acuta. Le sue condizioni, già gravi, sono peggiorate drasticamente dopo aver avuto 2 ictus nei giorni 21 e 27 ottobre. Dopo il secondo, Daniel non è più riuscito a riprendersi ed è stato dichiarato cerebralmente morto domenica 30 ottobre.
La notizia della morte di Daniel è stata data dai genitori tramite la pagina Facebook con cui cercavano di raccogliere fondi per trovare una cura, “Praying for Daniel Raminez”. Una speranza la loro che hanno in molti negli Stati Uniti, dove da 2 anni centinaia di bambini sono stati ricoverati per aver contratto la malattia. Come successo a Daniel, molti non sono sopravvissuti, altri invece ce l’hanno fatta anche se decine di bambini sono ancora ricoverati in attesa di un pieno recupero. Al Seattle Children’s Hospital ad esempio, sono stati finora ricoverati 8 bambini, incluso Daniel: 5 di loro sono completamente guariti mentre 2 si trovano ancora in ospedale. Secondo i dati del CDC, nel 2016 ci sono stati più casi di AFM