Il quotidiano è in particolare accusato di essere un veicolo di messaggi di odio e di incoraggiamento alla discriminazione. La decisione è stata presa dopo che un affezionato cliente della compagnia, Bob Jones, ha scritto un messaggio su Facebook che è stato condiviso oltre 22 mila volte: “Lego per me è sempre stato un’idea di giocattolo ispirato a una società inclusiva, non ha niente a che vedere con un media che crea diffidenza verso gli stranieri, dà la colpa di ogni problema ai migranti e giunge persino ad accusare di omosessualità un alto magistrato britannico”.
In Scandinavia problemi del genere vengono sempre presi a cuore e la Lego non ha fatto eccezione, infischiandosene di perdere visibilità soprattutto nel periodo precedente il Natale. Il DailyMail era finito nell’occhio del ciclone a causa di titoli fuorvianti sui bimbi figli di migranti a cui sarebbe stato negato l’accesso in Inghilterra e la copertura sugli ultimi sviluppi della vicenda Brexit.