Quando la polizia è entrata nella villetta a schiera, lo scorso 10 novembre, si è trovata davanti uno spettacolo da film horror. L’abitazione era piena di tarantole, ratti, un coniglio, un gatto cieco e un cane senza una zampa. Il dettaglio più agghiacciante è stato però scoperto in una delle camere da letto, dove è stato trovato un cadavere in avanzato stato di decomposizione della proprietaria dell’abitazione, morta due mesi prima a causa di una malattia. Alle domande dei giornalisti, la figlia 19enne della donna, Shayla, e la sorella Lynette hanno risposto con un “no comment”.
Sharon era da tempo malata e così, all’aggravarsi delle sue condizioni, aveva scelto di tornare a casa per morire circondata dalla sua famiglia. La sua morte era stata annunciata dalla sorella, che viveva con lei, su Facebook ma né lei né la figlia 19enne della defunta hanno provveduto a spostare il corpo dalla camera. Così, per 2 mesi, le due hanno continuato a vivere come sempre, cercando di coprire l’odore emanato dal cadavere con delle candele profumate. Tentativo inutile il loro, poiché i vicini di casa, insospettiti dall’odore, hanno avvisato le autorità che hanno fanno irruzione nella casa.