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Saronno, morti sospette in corsia: arrestati anestesista e amante infermiera

SARONNO – Leonardo Cazzaniga, anestesista 60enne, e Laura Taroni, infermieria 40enne, sono stati arrestati con l’accusa di aver ucciso volontariamente alcuni pazienti dell’ospedale di Saronno dove lavoravano. Finora sono stati individuati 5 decessi causati dalla coppia di amanti, tra cui il marito della donna. Altre 14 persone sono sotto inchiesta per omessa denuncia e favoreggiamento, tra cui il primario del Pronto Soccorso, l’attuale Direttore Sanitario e il suo predecessore. La Regione Lombardia ha già attivato una Commissione d’Inchiesta per capire se vi siano state falle di tipo organizzativo o protocollare.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, gli omicidi si sono svolti negli ultimi anni senza che nessuno sospettasse nulla. “Si trattava di persone anziane e malate – hanno spiegato – alle quali l’anestesista somministrava dosi letali di farmaci per via endovenosa, in sovradosaggio e in rapida successione tra di loro”. Questo particolare trattamento a cui sottoponeva alcuni suoi pazienti, noti nelle corsi come “protocollo Cazzaniga” ha causato la morte volontaria di 5 persone: due nel 2012 (il 18 febbraio e il 30 aprile) e tre nel 2013 (il 15 febbraio, il 9 aprile e il 30 giugno). Quest’ultima vittima era il marito dell’infermiera che è stato sottoposto a un ciclo di cure eccessivo per le sue condizioni di salute che lo hanno debilitato fino alla morte. Il particolare “protocollo” era ispirato ai trattamenti dei malati terminali, ma alcuni di questi, come appunto il marito della sua amante, non ne avevano affatto bisogno. Altri casi devono essere esaminati dagli inquirenti per scoprire se la morte del paziente è stata causata volontariamente dai farmaci somministrati. “Bisogna usare molta attenzione nelle indagini – ha dichiarato il procuratore Gian Luigi Fontana – Dobbiamo innanzitutto capire se il paziente è morto a causa delle somministrazioni eccessive ed anomale dei farmaci o se queste hanno solo accelerato un processo inevitabile”.

Le indagini, scattate nel giugno 2014, sono iniziate grazie alla denuncia di un’infermiera al nucleo operativo dei carabinieri di Saronno. Durante gli accertamenti, si è riusciti ad identificare 5 morti sospette avvenute tra i pazienti dell’anestesista ma ad incriminare la coppia di amanti sono state alcune conversazioni intercettate. “Se vuoi uccido anche i bambini” avrebbe detto la donna al suo amante. Un desiderio il suo volto, secondo quando ipotizzato, a compiacere il “delirio di onnipotente” dell’uomo. Le intercettazioni hanno inoltre rivelato l’intenzione della donna di uccidere il resto della famiglia del marito, un progetto di cui discuteva con il figlio di 11 anni. “Poi facciamo fuori anche la nonna Maria e la zia Gabriella – diceva al ragazzino – Non sai quanto le nostre menti omicide messe insieme siano geniali”.