Ex autotrasportatore originario dell’area metropolitana di Birmingham, Clarke avrebbe reati sessuali nel periodo tra il 1974 e il 1983. Le vittime, due ragazzine e un bambino di 7 anni, sarebbero stati molestati e violentati ripetutamente dall’uomo nel suo laboratorio e nella cabina del suo ufficio. Soltanto nell’agosto di quest’anno però avrebbero trovato il coraggio di parlare e denunciare l’uomo. “Due di loro sono entrati in una stazione di polizia – ha raccontato il procuratore Miranda Moore – hanno descritto una lunga storia di abusi sessuali”. Sebbene il processo sia ancora in corso e il suo esito sia ancora da stabilire una cosa è sicura: Clarke non finirà in carcere.
Anche se condannato, Clarke non sconterà la condanna in carcere, inoltre durante il processo non potrà assistere ad udienze più lunghe di 4 ore al giorno, portando quindi ad una frammentazione del processo stesso. Il giudice Richard Bond ha dichiarato di essere concorde con la decisione e ha invitato i presenti e la stampa ad astenersi da qualsiasi forma di protesta. “L’imputato ha diritto ad essere presente al suo processo, e deve essere messo nelle condizioni di potersi difendere – ha affermato – Anche se il processo si svilupperà in modo insolito, cerchiamo di essere tutti pazienti”. Con queste premesse e da quanto stimato, il processo contro Clarke dovrebbe durare all’incirca 2 settimane.