Fidanzati da 8 anni, Georgina e Peter vivevano assieme da quasi 2 anni. Un giorno, durante una crisi epilettica durata 20 minuti, l’uomo ha violentato la fidanzata approfittando della sua debolezza. “Quando mi sono accorta di quello che accadeva – ha raccontato – mi sono ribellata e finita la crisi gli ho dato uno schiaffo”. Nelle 6 settimane successive tuttavia, il fidanzato ha continuato ad abusare di lei durante le crisi. “Avevo paura e mi vergognavo – prosegue – ma ho capito che l’unica cosa da fare era raccontare tutto e denunciarlo”. Quello stesso giorno, è andata alla polizia.
La vittima ha trovato il coraggio di andare alla polizia il 25 luglio scorso, ma secondo le sue dichiarazioni, il fidanzato aveva iniziato a violentarla dal 30 giugno. “In un primo momento non riuscivo a crederci – ha dichiarato la vittima – Stavamo insieme da 8 anni e convivevamo da 2. Credevo fosse l’amore della mia vita”. Superato lo shock iniziale, la vittima l’ha denunciato ed è tornata a vivere a casa dei genitori in attesa del processo che ha dichiarato il 29enne colpevole. Georgina, che sta ancora ricevendo supporto psicologico per l’accaduto, ha deciso di rinunciare all’anonimato per sollecitare altre vittime di stupro a farsi avanti. “Il mio messaggio è questo: non vergognatevi”.