Dopo aver acquistato il cadavere di una donna per circa 4 mila euro, la famiglia del defunto si stava accingendo a completare il rito del “matrimonio fantasma” seppellendo il figlio e la sua “sposa”. I presenti stavano per interrare la bara quando hanno sentito dei rumori provenire dall’interno di questa, scoprendo così che la donna era viva. Zhao Mei, questo il suo nome, è una giovane sordomuta e affetta da ritardo mentale, finita nella rete dei trafficanti di esseri umani. Benché non sia riuscita a fornire una descrizione dei suoi aguzzini, la polizia è riuscita comunque a risalire e arrestare 6 persone accusandole di sfruttamento della prostituzione, traffico di esseri umani e tentato omicidio di altre 5 donne, che sono state salvate dagli agenti. Uno di questi, Li, durante l’interrogatorio ha ammesso di aver somministrato una grande dose di tranquillanti a Zhao e poi, credendola morta, l’ha venduta alla famiglia del defunto.
Nel corso del tempo, il rito del “matrimonio fantasma” ha subito diverse sfaccettature da quando, circa 3 mila anni fa, iniziò ad essere praticato. Attualmente, solo in alcune zone rurali del Paese è ancora in uso ma i trafficanti di esseri umani continuano a ricavarne grandi profitti nonostante la vendita di cadaveri sia diventata illegale nel 2006. Secondo Huang Jingchun, professore dell’Università di Shangai che ha condotto uno studio sui “matrimoni fantasma”, tra il 2008 e il 2010 il prezzo di un cadavere, o dei resti di un defunto, è aumentato drasticamente. In genere varia dai 30 mila ai 50 mila yuan, cioè dai 4 mila ai 6.800 euro), ma in alcune circostante può arrivare fino a 100 mila yuan, ossia 13.700 euro.