Dopo la segnalazione dell’uomo a cui A. F aveva fatto la richiesta, le indagini sono iniziate da parte della Squadra Mobile di Palermo diretta da Rodolfo Ruperti. Le ricerche hanno permesso alla polizia di accertare che l’americano aveva un proprio sito internet, dove affrontava l’argomento della sessualità dei minori. Dopo le perquisizioni eseguite nell’abitazione dell’uomo, le autorità hanno sequestrato alcuni hard disk che contenevano dei filmati che il 64enne aveva prodotto. Uno dei video aveva come protagonisti due bambini che lo statunitense era riuscito a convincere di farsi riprendere dalla fotocamera.
L’americano è ora agli arresti domiciliari. L’ordinanza è stata emessa dal Tribunale di Riesame che si è pronunciato dopo il ricorso della Procura della Repubblica. L’ordinanza del GIP aveva rigettato la richiesta della custodia cautelare in carcere. La sentenza definitiva è stata decisa dalla Corte di Cassazione.