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Colpisce al ventre l’ex inducendole il parto. “Non eravamo pronti”

PITTSBURGH (USA) – “Non siamo pronti a fare i genitori”, una convinzione che ha spinto Jay Junior a colpire al ventre la fidanzata Ziarye Freeman, 19 anni, incinta di 2 gemelle. Le conseguenze dell’aggressione hanno causato un parto prematuro costato la vita ad una delle bambine mentre l’altra sta ancora lottando per vivere. “I medici sono fiduciosi – ha affermato la madre in un’intervista al Mirror – credono che ce la farà”. I familiari della piccola hanno lanciato una campagna su GoFoundMe per raccogliere i fondi necessari per proseguire con le costose cure ospedaliere della piccola.

Jay e Ziarye si erano conosciuti da appena 2 mesi quando lei è rimasta incinta. Secondo quanto dichiarato dalla giovane, il compagno era solito picchiarla e insultarla per la scelta di tenere le bambine, accuse che l’uomo ha confermato sottolineando però che anche lei era solita adottare un atteggiamento violento nei suoi confronti. “Ci siamo aggrediti a vicenda – ha raccontato – Una volta mi ha tirato un bicchiere di vetro in testa”. Lo scorso agosto, durante un litigio, però la situazione è degenerata tanto da costringere Ziarye ad una visita ginecologica. Dopo averla visitata, il medico l’ha fatta subito portare in sala parto nonostante fosse solo alla 23^ settimana di gestazione.

Appena nate le gemelline, Za’Riya Jhene e Ja’Kiya Renae, pesavano rispettivamente 570 e 540 grammi. La prima è morta poco dopo il parto: aveva l’intestino lacerato e i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla. La sorellina invece è stata sottoposta d’urgenza ad un intervento al cuore che ha stabilizzato le sue condizioni nonostante, a distanza di cinque mesi, sia ancora intubata. Oggi Ja’Kiya Renae pesa oltre 3 chilogrammi e nella settimana prossima sarà sottoposta ad un intervento di tracheostomia. Il padre della piccola non ha più avuto contatti con l’ex fidanzata ma si è dichiarato pentito di averla aggredita. “Ammetto di aver sbagliato – ha confessato – Mi dispiace soprattutto che mia figlia crescerà in una famiglia spaccata: sua madre non mi perdonerà mai”.